ROBERTO BONGI

                                                         Pittore                                                       ".......l'Universo è costruzione, io cerco di partecipare...."
 


MOSTRE

17 ottobre al 31 ottobre 2018

Battistero di San Giovanni in Corte PT

L'Urlo della Miseria

8 aprile - 6 maggio 2018 

dal giovedì alla domenica dalle ore 17 alle 19 Post Industrial Atelier - Corso Amendola 3 Pistoia

Variabili in premanenza

10 dicembre 2016 - 8 gennaio 2017

Villa Castello Smilea 

Mare Nostrum

4 ottobre - 15 novembre 2014

Studio 38 Art Gallery Pistoia

Vento

21 ottobre 2016

Libreria del Globo Pistoia

Mostra temporanea

febbraio e marzo 2009

Il Pozzo Pistoia 

L'Universo è costruzione

dicembre 1991

galleria d'arte il mezzanino Pistoia

giugno 1989

galleria d'arte il mezzanino Pistoia

Meravigliare è Meravigliarsi

SI PARLA DI ......ROBERTO BONGI

....Ti cattura la pastosità calda dei colori, l'intelligente e raffinata abilità tecnica dell'esecuzione, la luce che penetra amorosamente la materia, quella ardita materia che talvolta, anzi spesso, non è più tela, non più pastello,non più olio, ma filamenti plastici, scorse d'albero, fibre di vetro, materiali poveri, inespressivi, di per se, che si fanno"pittura" sotto l'azione sapiente dell'artista, che avverte continuamente il bisogno di dilatare , proprio attraverso la materia, attraverso il suo naturale spessore, la propria limpida, commossa partecipazione all'universo. 

Elettra Giaconi

L'espressione artistica di Roberto Bongi è riflessione e denuncia globale. Gli involucri di resti umani sono quelli sempre presenti nelle immagini di tutti i giorni: sono il risultato delle guerre, dei bombardamenti, dei terrorismi, delle carestie, delle malattie contagiose, delle ancora attuali deportazioni di massa e delle stragi del sabato sera. Quegli involucri sono la morte che ha perso la propria individualità ed è diventata un fenomeno collettivo, pertanto sociale, dietro l'angolo di ognuno di noi .

Mariagrazia Billi Vallecchi

di Roberto Bongi e della sua pittura....

" ...così esprimendosi l'arte, ogni e qualsiasi espressione artistica, parla dell'uomo, è fatta di lui e senza di lui tacerebbe. "

"...in questo quadro possiamo situare tutta l'opera di Bongi che mostra come egli abbia avvertito e compreso la lezione. La costanza e l'assiduità nel lavoro , la sperimentazione di nuove tecniche, l'utilizzo di materiali nuovi, la finalizzazione di questa instancabile attività trasferiscono le sue realizzazioni ad un livello di elaborazione oltre il quale, per ora, non è consentito andare. Egli stende il suo progetto e lo fonda su principi, temporaneamente adeguati, avviando un rapporto così stretto di interdipendenza da provocare l'alterazione dello stesso progetto. Dalla realtà che gli si distende davanti, egli trasceglie quei dati che si trasformeranno in necessari supporti della sua ipotesi di lavoro proiettandola e finalizzandola ad una risultante la più alta possibile, rendendola insuperabile, perché la nostra cultura, di cui l'astrazione matematica rappresenta il livello più elevato del momento, non lo consente. Nel caso specifico dell'attività pittorica di Bongi la massima astrazione coincide con la risultante ultima ma non conchiusiva della matematizzazione  del pensiero che è per le attività intellettuali umane il culmine più alto. Qui ed ora insuperabile e , qui ed ora, unico universalmente valido nel suo significato effettuale. Da qui discenderanno tutte le conseguenze vitali che daranno nuova energia al "giro" della ricerca, in fin dei conti all'affermarsi della vita. Materia, impasti, colori Bongi li assume nella loro grossolana materia accostandoli per una prima ipotesi espressiva che, embrionalmente, offre ai sensi ed alla riflessione ricchezza di fermenti e di dati e che, spogliata del superfluo, attraverso più e più passaggi, raggiungerà sul piano della pittura l'ultima non risolutiva forma. ... "

Silvano Migliorini


L'espressione artistica di Roberto Bongi è riflessione e denuncia globale. Gli involucri di resti umani sono quelli sempre presenti nelle immagini di tutti i giorni: sono il risultato delle guerre,dei bombardamenti, dei terrorismi, delle carestie, delle malattie contagiose, delle ancora attuali deportazioni di massa e delle stragi del sabato sera. Quegli involucri sono la morte che ha perso la propria individualità ed è diventata un fenomeno collettivo, pertanto sociale, dietro l'angolo di ognuno di noi.

Mariagrazia Billi Vallecchi

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